domenica 17 marzo 2013

Gp Australia 2013 - Ecco Iceman!

Incredibile. Tra tutti i pronostici possibili, il nome di Raikkonen non era certo il più quotato, anche perché dopo aver visto Vettel dettare il solito passo nelle qualifiche (e con la forza della RedBull per altro confermata dalla seconda piazza di Webber) tutti si aspettavano o una vittoria del tedesco o una possibile rimonta di Alonso o Webber vincere in casa (anche se a Melbourne in realtà non ha mai brillato).
Invece, la consistenza della Lotus e il grande lavoro sulle gomme da parte della E21 e di Kimi, hanno permesso al team di fare solo 2 soste e riuscire a tenere con gomme medie usurate fino alla fine.

"Facciamo 'sta cosa che ho sete, dai!"
Dopo (non) aver visto i risultati delle qualifiche (l'orario era francamente improponibile dovendosi poi rialzare alle 7 ed avendo già fatto il sacrificio al sabato mattina), il via del gran premio di Melbourne sembra una storia già scritta da uno scrittore con poca fantasia.
Tutti montano le supersoft usate in Q3, tranne Sutil e Hulkenberg. Vettel scatta bene, Webber no (come giustamente previsto o gufato da Marc Gené), le Ferrari confermano lo stato di forma nesquik al via e Massa infila subito Hamilton poi passato all'esterno anche da Nano Alonso. 
Le extra-morbidezza Pirelli finiscono però presto e già al 6° giro Webber e Grosjean (che non ha fatto danni per fortuna) entrano per montare le medie, le prime previste per Melbourne. Da lì in avanti è un susseguirsi di pit-stop più o meno lampo dei top team, a differenza della Mercedes che tiene in pista Hamilton e Rosberg fino al 13° e 15° giro. 
La sorpresa di giornata è però Sutil che con gomme medie inizia a girare forte e grazie alle soste altrui si ritrova in testa al GP dove resterà fino al giro 21, quando entrerà finalmente assieme a Vettel che ormai stentava a tenere Massa dietro. Che ora è infatti in testa. Bravo Felipe, forse il miglior esordio da qualche anno.
In sofferenza le McLaren, con Perez già doppiato al giro 11 e Button che a fatica è nei punti. A Woking devono un attimo accantonare la P1 e buttarsi sulla Mp4/28. O buttare la Mp4/28, dipende.
Al giro 26 il primo ritiro illustre: Rosberg parcheggia la sua W04 quando era in testa alla gara, sempre in seguito ai valzer delle soste ai box. Anche qui c'è da lavorare di più sull'affidabilità, lo si era visto anche nei test. Ad ogni modo la Merc è una macchina migliore rispetto allo scorso anno, una buona base su cui lavorare, come dirà Hamilton a fine gara (5°).
Intanto al giro 34 Raikkonen effettua la sua ultima fermata ai box (con le medie ha fatto ben 25 giri dopo la prima sosta al 9° giro). Praticamente si capisce che arriverà a fine gara senza fermarsi più. Esce quinto, ma grazie alle soste forzate di Ferrari e RedBull riuscirà ad andare in testa agevolmente.
Infatti al giro 39 entra ai box Alonso che non riuscirà a tornare in pista davanti al finlandese. Vettel e Massa si bevono Hamilton in scioltezza e il podio si completa con Raikkonen, Alonso (che tenta una caccia disperata e quasi finisce dentro Pic Indolor nella fase di doppiaggio) e Vettel, che di certo si non si aspettava di dover lottare per la terza piazza.

Che si deve fare per un goccio di champagne

Era quello che volevamo: tanta lotta, incertezza fino alla fine e qualche outsider a guastare la festa (ForceIndia). Se questa era "solo" la prima gara, non vediamo sinceramente l'ora di assistere alla prossima in Malesia domenica 24, dove magari ci sarà un altro acquazzone e Charlie "PleaseWait" Whiting ancora una volta obbligherà tutti a stare attenti e non correre. Ma che diav...Uh?

1 commento:

  1. Grande gara!! E no stiamo addosso a Nonno Charlie...che male c'è se tiene tanto ai suoi nipotini?

    "mi raccomando Luigino,che tu sei uno che se le cerca..eeh?Sempre a correre anche con la pioggia...
    Che ti prendi un malanno...Hai visto cosa è successo a Nicolino?"

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