domenica 21 aprile 2013

GP Bahrain 2013 Gara - Vettel lo stregone, Nando lo sfigone

La foto è dell'anno scorso, il risultato tanto è il medesimo...
Perché a Seb sembra girare sempre tutto "dritto pé dritto", per dirla alla Mario.
E' chiaro che abbia attuato un qualche tipo di fattura ai danni della Scuderia tutta, perché solo Alonso non gli bastava. Il Gp del Bahrain, teatro di 4 vittorie Ferrari, oggi si è trasformato nel palcoscenico della sfiga più nera, una storia dove i cattivi umiliano i buoni.  Buoni che però non si danno per vinti e lottano fino alla fine, sbucano da sotto le macerie, guardano in cagnesco il nemico e pensano: "Madò, che gara di merda!...ah, ma la vedremo, marrano di un Vettel!". Intanto si leccano le ferite.

Alonso era partito bene, era secondo mentre Vettel già s'involava, sicuro di aver preparato il campo per una vittoria facile, alla Dick Dastardley, solo con un finale diverso. Poi, le nubi si addensano sulla F138 sbagliata e il DRS (DispositivoRotturaSemplificata) s'inceppa e non si richiude. Così Nando si ritrova con la macchina in configurazione Monza, con carico quasi azzerato. Stavolta non fanno come in Malesia e arriva il perentorio "BOX NOW" da Andrew Star. Alonso entra, richiudono l'ala (poteva magari riprovare il funzionamento durante la sosta, ma vabbé...) riparte e...niente, appena rientra in pista si blocca tutto di nuovo. A-rientra ai box, chiudono l'ala, cambiano le gomme e via, verso nuove avventure. Che significa 15° e niente DRS (DietroRestiSenza).

Intanto Vettel spariva e lo si rivedrà solo al traguardo. La gara è stata comunque accesa da vari duelli, primo fra tutti quello da occhi iniettati di sangue di Perez contro Button, che nonostante sia un gran bravo ragazzo, pare abbia fatto incazzare il messicano talmente tanto che oggi proprio a Jenson lo voleva fare secco. Qui Button prova a farsi sentire col box dopo aver ricevuto una spintarella da Perez:


L'unica speranza Ferrari (esile per la verità), Felipe Massa, lotta per avere qualche punto, ma l'unica cosa che ottiene è una gomma bucata dai residui della macumba vetteliana e non basterà una volta, ma due volte. Alla fine il povero Felipe è 15°. Qui potete ammirare come la jella divida in due la gomma posteriore destra (lo confermerà anche Paul Hembery, si tratta di sfiga):


Alonso, da par suo, si prende la Scuderia sulle spalle e confeziona l'ennesima gara incredibile che non può non far rimpiangere un'altra gara buttata alle ortiche. Con il solito passo da asturiano, riesce a recuperare giro dopo giro, ritrova la lotta con Perez, già amico di ferri corti nel 2012, rischia grosso con uno Speedy Gonzalez assassino oggi, ma non riece a stargli davanti. Nando chiude comunque 8°, davanti a Rosberg e Button, a un soffio da Webber. Un gigante azzoppato.
In tutto questo casino, si concretizza la mini-doppietta Lotus, con Raikkonen 2° che riesce a terminare con solo 2 soste e Grosjean 3° che ha ragione di un pazzesco Di Resta, 4° con la ForceIndia, anche lui su 2 soste.
Al 4° posto termina un buon Hamilton, che fa una gara anonima quasi fino al termine, quando dopo essere riuscito a risalire fino al 5° posto, si fa beffa di Webber e chiude sotto al podio.
In sintesi per la Ferrari è la GDM numero 2 (GDM? gara di m...? esatto), con una macchina che può vincere (a podio oggi sarebbe arrivata di certo). La RedBull continua a macinare punti pesanti e ora Nando è a 30 punti da Vettel (77 a 47). Si va in Europa, si va in Spagna dove Alonso tenterà ovviamente di tutto per bagnarsi di gloria col pubblico di casa sua. Sfiga e culo teutonico permettendo. 

1 commento:

  1. Vettel è un fuoriclasse,non si discute,ma il suo culo è un'arma impropria...L'avrà ottimizzato Newey?

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