sabato 18 maggio 2013

Gran Turismo è adolescente: 15 anni!

Dai, lo sappiamo tutti che lì sotto c'è...uh? Di certo è a motore anteriore.

Prima di gettarci nella settimana che ci porterà dritti al GP di Monaco, è il caso di fare gli auguri a un compagno da corsa, un semplice videogioco che però, dal giorno della sua uscita nel lontano maggio 1998 (fine '97 in Giappone), ha fatto breccia nei cuori degli appassionati di motori e di videogames. E chi non lo era dell'uno, lo è diventato dell'altro e viceversa. Personalmente ero appassionato di entrambe le cose e quando vidi l'anteprima sul PSM (il diffuso magazine devoto a Playstation) stentavo a credere ai miei occhi: un videogioco che si poneva come "Real Driving Simulator", pur contando sul limitato hardware di Playstation One. Per me all'epoca la "pléi" poteva fare tutto, non andavo certo a pensare che per riprodurre fedelmente la fisica di un'auto servisse un computer ben più potente di una scatoletta grigia, ma comunque mi bastava sapere che da ora in poi non sarebbe bastato accelerare e sterzare per vincere le gare nei videogiochi, addio Need for Speed III: avrei presto conosciuto i concetti di sovrasterzo, sottosterzo, sbandata controllata, punto di corda e quant'altro. Gran Turismo insomma puntava a divenire uno strumento didattico per chiunque amasse i motori e volesse saperne di più, sia a livello tecnico che pratico, se così si può dire trattandosi comunque di un gioco. Ma Kazunori Yamauchi lo aveva sempre sognato così.

Col successo avuto, Kaz ha iniziato a rilassarsi. Non troppo però Kazu-san!

Quando ancora non si usufruiva di internet in maniera intensiva come oggi,ci si affidava al negozietto di videogames della città per sapere quando un gioco sarebbe uscito sugli scaffali. Dato che l'attesa per GT cresceva peggio della febbre cavallina e dato che con gli amici appassionati non si parlasse d'altro, si facevano spedizioni settimanali al suddetto negozietto per chiedere se IL gioco fosse arrivato. La risposta era sempre "non ancora, non si sa ancora nulla, forse tra due settimane, forse mesi...". Mah. Fu allora che nacque il mito di Gran Turismo e dei suoi ritardi biblici. C'era chi giurava di averlo visto in qualche negozio o di averci giocato, ma poi si scopriva che era tutto un sogno e la realtà era diversa da come appariva. Poi, come per magia, un pomeriggio di maggio decido (sempre con gli amici) di telefonare e chiedere di gittì e..."sì, è arrivato maledetti scassamaroni, venite a comprarlo!". Era giunta l'ora, una festa. Via libri e quaderni dai pomeriggi primaverili, chi ne ha bisogno quando all'insegnante di biologia puoi rispondere che la Subaru Alcyone è un animale che vive nella savana e scoprire che la Silvia non è solo una ragazza carina del I B, ma anche una macchina?

Via, usciamo tutti di casa e subito a comprare GranTurismo, con quella mitica copertina col logo in bella vista incastonato in uno pneumatico.



Torniamo a casa veloci come fossimo noi a motore e da lì a poco, dopo la stupenda intro col pezzo dei Manic Street Preachers...



...avrei dato fuoco alle polveri (e alla psx) lanciandomi sull'High Speed Ring con una ehm...Civic Sir-II color lilla (all'inizio i soldi sono pochi eh, con 20,000 crediti cosa vuoi comprare?). Chi se lo scorda!

Vabbé, questa viene da GT4, ma è lei.

L'impatto con GT era del tipo "Bonestorm II":

Grazie del contributo, Milhouse.
La mappa con in concessionari, le auto usate, il negozio per le modifiche con i loghi dei rispettivi reparti sportivi di ogni casa (a proposito, dove sono finiti?), una grafica incredibile per l'epoca, con riflessi realistici sulle carrozzerie, un sound dei motori realistico anche quello (registrato direttamente dalle auto, cosa mai vista prima e che non si è più rivista fino ad oggi, infatti GT5 ha ancora il sound del '98, ma è un'altra storia). E poi oltre 140 auto tra cui scegliere, anche se la maggior parte (ehm, anche oggi, ma in misura minore) erano giappo-car, tutte modificabili fino a farle diventare da corsa, con livree offerte dal gioco, ma godibili. Aston Martin e TVR rappresentavano l'Europa, Chevrolet e Dodge gli Usa. 

Ormai ero stato rapito, a forza di sbandare con la Viper nel campionato Normal Car (per auto non modificate, non che la Viper fosse un'auto normale eh!) avevo il dominio assoluto delle piste ed ero convinto di essere abile al volante come Schumacher (idolo dell'epoca). Ecco, magari GT ti instillava questo senso errato che ti faceva credere di essere in grado di portare al limite una belva da quasi 500 cavalli quando nella vita giravi alla meglio in motorino, al peggio a piedi. Chi nel '98 aveva la patente (quella vera, non la patente B del gioco) e giocava a GT ed era un idiota, magari rischiava di spalmarsi alla prima curva pensando che bastasse premere quadrato per mandare l'auto in sbandata. Dettagli.

Comprai addirittura la guida ufficiale trovata durante un viaggio in Canada e che custodisco gelosamente ancora oggi, in coppia con quella mitica copia originale di quel gioco di guida che oggi è diventato il più amato driving game per console e che di strada ne ha fatta tanta. Auguri GT, sei uno di famiglia.

E voi, che ricordo avete del primo Gran Turismo?

4 commenti:

  1. Meraviglioso!!Ricordo di aver comprato il 2 quando facevo il militare a Roma...

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  2. Ciao Fox! Ho appena scoperto il tuo blog, complimenti! Sono anche io un grande appassionato di auto sin da piccolissimo (da 2 anni praticamente...) e di videogames. Non mi dilungo oltre e dico solo che GT2 è stato il mio primo vero gioco di guida che mi ha segnato in tutto e per tutto. Ciao e continua così.

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  3. Grazie! Io ho atteso GT4 molto più del 5...bellissima la intro e la colonna sonora "Moon over the castle".

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  4. Io del 2 ho amato l'intro con la canzone dei Cardigans... pensa che comprai anche l'album che la conteneva intitolato appunto ''Gran Turismo''... ahhhh che tempi!!

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