lunedì 10 giugno 2013

GP Canada 2013: Vettel torna in sella al toro


Come avrete visto (chi ha seguito il gippì lo saprà) ierisera, tutto quello che è accaduto durante la gara è accaduto alle spalle di Vettel. Già perché il tedeschino partito dalla pole ha inflitto un ritmo alla corsa asfissiante per tutti ed è rimasto in testa dall'inizio alla fine (salvo piccola parentesi causa pit-stop). Fine della storia, RedBull che spezza l'incantesimo Canada e lascia la firma anche sul Gran Premio della foglia d'acero, Vettel che vola in classifica con la terza vittoria stagionale e fa quel che deve per avvicinarsi al 4° titolo consecutivo. Ci sarebbero giusto due sussulti per Seb, un muretto baciato con la posteriore destra e un lungo in curva 1, ma per le coronarie di Horner va bene così. L'hat-trick è stato però evitato. Colpa di Webber che ha segnato il giro veloce. Ora per ordine di Seb, verrà internato e nutrito a pane e acqua fino al week-end di Silverstone. Così magari impara.

Vediamo quindi quello che è accaduto dietro Vettel. Tra le due Mercedes, seconda e quarta al sabato, si era piazzato 3° fortunosamente Valtteri Bottas, ma alla partenza già si capisce che non è la Williams dell'anno scorso capace del miracolo di Barcellona e presto il finlandese si ritrova infilato un pò da tutti. Per la serie "è stato bello finché è durato"...finirà la gara 14° e doppiato.
Parte bene l'Alonso di maiale (come ama chiamarlo Oriano Ferrari) che dalla sua sesta piazza riesce a sopravanzare presto Bottas e si trova 5°, e si capisce già che la F138 va meglio che a Monaco. Intanto anche il povero Massa inizia a risalire la china dal 16° posto.
La lotta in pratica era a questo punto fra le Mercedes, la RedBull e la Ferrari, Hamilton, Webber, Rosberg, Alonso. Per qualche giro è sembrato che Nando non riuscisse ad avvicinare il toro e le due monoposto truffaldine di Stoccarda, poi complici la sofferenza di Rosberg (come mai?) con le gomme, Webber urtato da Van der Garde, la conquista della terza piazza per lo spagnolo risulta agevole. La Ferrari ha un ottimo passo e Nando registra giri veloci su giri veloci e poco a poco l'idea di sorpassare anche Hamilton 2° non sembra uscita da una barzelletta. Infatti la lotta fra i due sarà la parte più esaltante di questa gara:


Piccolo contatto sul primo sorpasso e poi anche sul ritorno di Hamilton (che non si era arreso). Alla fine Nando è secondo, a 14 secondi da Vettel.
Molto bella la gara di Massa che finisce 8°, sfruttando le supersoft in avvio gara e al primo pit per cercare di sorpassare il più possibile. Fa piacere vederlo contento a fine gara quando dice: "Adesso pensiamo a Silverstone, solo strada però , basta muri!". Ecco, speriamo.

Delude la Lotus che dopo una Monaco incolore si ripete anche qui, con Raikkonen 9° e Grosjean 13°. Kimi eguaglia il record di Schumy di 24 gare consecutive a punti, ma ha perso il secondo posto in classfica a favore di Alonso. E la E21 non promette bene da qui in avanti. Ottime le ForceIndia al 100° GP. Di Resta finisce 7° (partiva 17°!) e Sutil 10° (se avesse rispettato le bandiere blu su Hamilton e Alonso in lotta si sarebbe evitato un drive-through e magari sarebbe arrivato davanti a Massa).


Menzione d'onore per Jean-Eric Vergne, finito 6° e primo dei doppiati con la ToroRosso. Il fatto che il francesino partisse 7° significa che la STR8 a Montréal andava bene davvero. Peccato che Ricciardo non se ne sia accorto e sia finito 15° a 2 giri

Arriva poi in serata (21.30 italiane) la notizia della tragica scomparsa di un commissario di gara durante la rimozione della Sauber di Gutierrez, finita nella ghiaia a 4 giri dalla fine. Non mi va di raccontare di la dinamica, Google è vostro amico. R.I.P.

1 commento:

  1. Eddai,eddai Redbull ci rimette lo zampino (oltre alle ali)..Niente da dire,Vettel si siede in poltrona e dirige la regia di un Gp che è andato come a lui è piaciuto...Sarà mica San Sebastiano il santo più forte del circus?

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