domenica 12 maggio 2013

GP Catalunya 2013 - E' tempo di matare


Se Alonso ha vinto come ha vinto in Cina, ha rotto il DRS in Bahrain e ha vinto come ha vinto oggi, siamo liberi di pensare che la Ferrari in gara va davvero forte e non la tiene nessuno, solo un pò la Lotus. Se Vettel in terra arida e calda bahrenita aveva sfoggiato una fortuna assurda e una RB9 imprendibile (per gli altri), in casa sua Fernando Alonso ha preso quel Toro culuto e lo ha tranquillamente accoppato con una certa violenza, roba che il pubblico urlava dagli spalti e faceva gesti di dileggio al cornuto avversario. Che annaspava nella bolgia catalana ed era più un mulo confuso in mezzo ai suoni che un toro sbuffante e minaccioso. Il risultato a tabellone ufficiale FIA-Rolex parla chiaro: 38.2 secondi di distacco, Vettel 4° (3° al via), fuori dal podio. E Webber arriva 5°, a 9 secondi da Vettel pur essendo partito 7°.
A vedere la F138 numero 3 più da vicino c'è riuscito solo Kimi Raikkonen, arrivato 2° a 9.3 secondi. Finalmente sul podio un immenso, oggi va detto, Felipe Massa, 3° a 26 secondi dal compagno. Ma, oh, di 'sti tempi, due Rosse sul podio fanno bene, non importa il distacco. Immenso perché Felipe ha dovuto subire la retrocessione al 9° posto in griglia da 6° che era, a solo un millesimo da Alonso. Sembrava già il prologo di un'altra gara da gruppone con quinto o sesto posto finale. Invece Massa parte discretamente, ha un gran passo e nonostante la sfiga abbia tentato di bussare alla sua porta con quella sosta anticipata per un problema con le gomme, Felipe tiene giù, si riprende le posizioni perse (Alonso e Massa erano primo e secondo) e solo Raikkonen riesce a tenerlo dietro, anche grazie alla strategia su 3 soste della Lotus.

Il capolavoro di Alonso ha inizio come sempre alla partenza, dove mantiene la quinta posizione e poi compie un'incredibile manovra all'esterno della curva 3 e infila in un colpo solo Raikkonen ed Hamilton:


Intervistato, Alonso ha affermato di aver usato tutto il kers non sfruttato allo start proprio alla curva 3, poi ha detto di aver visto la gara della GP2, dove ha notato che molti hanno provato il sorpasso in quel punto. Quasi a volersi giustificare, come se avesse fatto una manovra da "niente di speciale".
Rosberg ha provato a scappare, ma come ci si aspettava è sparito, inghiottito dal consumo anomalo delle gomme. Hamilton è stato proprio rapito dai demoni del consumo oscuro delle gomme e non è più riuscito a salvarsi dal 12° posto, nonostante le urla disperate.
Così Nando arrivava fino alla prima sosta ai box uscendo davanti a Vettel, ma dietro Rosberg, che divorerà poco dopo e da lì fino alla fine non ce ne sarà per nessuno. Giusto al giro 49 viene richiamato ai box per sostituire le gomme preventivamente a causa di una probabile foratura all'anteriore sinistra. In tutto 4 soste.
In casa McLaren altra gara calvario, Button e Perez anzi rimediano l'8° e 9° posto, dietro Di Resta con la ForceIndia, dopo una già difficile qualifica. Portare punti è comunque importante in attesa di tempi migliori. L'idea che la MP4-28 sia una monoposto laboratorio per il 2014 si fa più forte. Altrimenti conveniva aggiornare l'ottima MP4-27 e ottenere qualcosina in più quest'anno.

Alonso esce dunque dalla Spagna quasi dimezzando il distacco da Vettel, da -30 a -17 e la Ferrari scavalca la Lotus al 2° posto (grazie anche al ritiro di Grosjean). Raikkonen intanto è a soli 4 punti dalla vetta e nessuno sembra notarlo, come sottolinea il mitico Eddie Jordan a fine gara sul podio.

A Montecarlo fra 2 settimane andrà in scena l'ennesimo crocevia mondiale, con Vettel under pressure, Alonso pompatissimo e Raikkonen sempre glaciale in secondo piano a sperare in un'altra vittoria per imporsi nella lotta all'iride.


 

1 commento:

  1. Gara stellare...Davvero grandi,anche più della Sfiga che ci ha un po messo lo zampino ma stavolta ciccia!

    RispondiElimina