Che vuol dire derapate di potenza, drifting et coetera. Che vuol dire che in India l'aderenza è precaria. I team chiamati a dare qualcosa di più (Ferrari in primis) sia oggi che ieri nelle libere sono stati protagonisti di numerose scivulate, causa probabilmente asfalto molto liscio e sporco e fretta nel riaprire il gas. Massa soprattutto è stato il portabandiera delle slides, ma qualcosa ha fatto anche Webber con la RedBull, giusto per. Sia come sia, stamane (le 15 a casa di Rajesh) Vettel piazza la sua firma sulla pole, ed era inutile sperare che così non fosse. Non solo, perché anche Webber si mette in prima fila, pronto ad assistere a una gara supernoia. In seconda fila, invece di trovarci Nando Alonso, ci troviamo due McLaren, quindi in 5a posizione l'asturiano e 6° il brasiliano (sempre della Ferrari). Raikkonen invece, terzo pretendente (solo virtuale) all'iride, in settimana ha trovato anche il tempo di essere rapito dalla mafia russa (forse per costringerlo a firmare per la Marussia nel 2013):
Comunque, nonostante questo inconveniente, si è piazzato 7°, mentre il compagno combinaguai è, per fortuna, 11°.
A quanto pare quindi, come tra l'altro aveva dichiarato Tombazis in un'intervista, le modifiche apportate alla F2012 funzionano poco e c'è grande necessità di rinnovare la galleria del vento a Maranello, fiore all'occhiello della scuderia, ma tanti anni fa.
Se non si verificheranno sciagure sulla macchina di Vettel (cosa per altro auspicata più volte da guFate-un-altro-mestiere Alonso) sarà complicato per la Ferrari compiere il miracolo che tutti i tifosi ormai quasi vedevano. Ma la RedBull si è svegliata, ha rimesso le ali e ora rischia di volare troppo in là per il cavallino...Vedremo domani se Shiva (non quella di Mortal Kombat) darà una delle sue tante mani ad Alonso.
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