Webber e Vettel lo fanno alla maniera Gangnam |
Dopo l’ennesima
qualifica dominata da una lattina con le ali, ci si prepara ad assistere a un
ennesimo gran premio dominato da…una lattina con le ali, appunto. Stavolta a partire dal palo tocca al palo
Webber, mentre un attapirato Vettel si “accontenta” della seconda piazza,
seguito da Hamilton e Alonso. Come volevasi dimostrare, allo start Vettel
brucia tranquillamente Webber e si porta dove volea volare, al primo posto.
Alonso riesce a passare Hamilton, ormai sempre più in modalità remi in barca e
riesce, soprattutto, a non restare vittima di assassini della prima curva. Bene
anche Massa, che partiva 5° e ci rimane. L’unico disastro, ormai immancabile,
al via lo causa Kobayashi, franando addosso a Button che poi a sua volta urta
Rosberg. Tutti e tre out, Button e Rosberg prima, il piccolo ninja un po’ di
giri dopo, quando dirà che a causa di problemi ai freni non è riuscito ad
evitare l’impatto né a cambiare direzione. Amen. La Mercedes di Rosberg resta
però ferma a bordo pista per 5-6 giri, dove la bandiera gialla impedirà l’uso
del drs per tutto il tempo. Complimenti all’ aci coreana per l’efficienza che
non c’era. Le soste ai box iniziano attorno al 13° giro, ma non cambia granché,
RedBull sempre avanti, Alonso ed Hamilton a seguire. Giro dopo giro però,
Hamilton accusa un degrado prestazionale dovuto alle gomme (probabilmente a
cambiare la gomma destra era stata Stella Bruno) e mancanza di carico, così il
buon Felipe si fa sotto e grazie a Rob Smedley che lo carica dai box, al grido
di “Go for it man!!!” si consuma il sorpasso sull’inglese. Siamo davvero alla
frutta… Dunque ora abbiamo le Ferrari al 3° e 4° posto, quando al giro 35 si
passa dal via a ritirare le gomme nuove per la seconda volta. Tutto molto
bello, ma finendo così la gara Vettel sarebbe comunque il nuovo leader del
mondiale. E contro una macchina così, nulla fa ben sperare per la gente di
Maranello. Hamilton intanto viene passato da Raikkonen, Hulkenberg, Vergne e
Ricciardo. Un’ecatombe in pratica. Finisce 10°. Resta tutto immutato
praticamente fino alla fine. Vettel vince nettamente con più di 10 secondi su
Webber, sotto la bandiera a scacchi di mister Gangnam Style (presentato come il
primo ministro della Corea del Sud da Gianfranco sempre-sul-pezzo Mazzoni).
Il primo ministro della Corea del Sud alias Psy |
Alonso finisce 3° marcato stretto da Massa, costretto ad alzare molto il piede, come
dichiarerà ai microfoni Rai, chiaramente armato di arco e frecciatine. Il
bilancio finale della gara è ottimo per la Ferrari, che scavalca la McLaren in
classifica costruttori ed è ora seconda. Va male per Alonso che perde la testa
della classifica, cosa paventata ormai da qualche gara, e si trova ora staccato
di 6 punti (Vettel 215 – Nando 209). In India tra due settimane si vedrà se la
Ferrari riuscirà a recuperare qualcosina, altrimenti sarà piuttosto dura per il
titolo.
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