mercoledì 11 settembre 2013

L'addio di un (quasi) campione. Massa saluta la Ferrari


Sembrava un predestinato Felipe, scelto dalla Ferrari per correre al fianco di Kaiser Schumi nel 2006. Un brasiliano usciva e un altro entrava. Ha avuto l'opportunità della vita, quella che pochi piloti possono avere, correre per la Ferrari e avere (all'epoca) una macchina che era in grado di competere per il mondiale. Quell'anno vince la sua prima gara, in Turchia e poi in Brasile. Via Schumi, arriva Raikkonen nel 2007, altro pilota molto promettente che con la McLaren ancora non era riuscito a laurearsi campione. Felipe vince tre gare: Bahrain, Spagna e ancora Turchia, ma il mondiale, nel caos della spy-story, va a Raikkonen all'ultima gara in Brasile.
Il 2008 è l'anno di Massa (Kimi era molto in ombra e deludente, pur essendo il campione in carica) lo ricordiamo tutti. Purtroppo ricordiamo anche come finì: vinse addirittura 6 gare: Bahrain, Turchia (feudo Massa), Francia, Europa (si correva al Nurburgring), Belgio e Brasile. Che guarda caso fu l'ultima, grande vittoria di Massa in un gippì caotico che terminò in maniera ancora più turbinosa. Quello fu l'apice della sua carriera. L'unica possibilità che ha avuto per entrare nell'albo d'oro dei campioni. Ma quasi come se qualcuno lo avesse maledetto, il sogno sfuma nel peggiore dei modi, che nemmeno a chi era lì presente sembrava potesse essere vero. All'ultima schifosissima curva perdi tutto e ti ritrovi sul gradino più alto del podio a battere la mano sul cuore scudettato del cavallino, in lacrime, come se già sapesse Felipe, che quella era l'ultima possibilità.

Sul podio con Fernando e Kimi. Sempre guarda caso.

Ricordare il tragico incidente del 2009 non ha senso. Dopo di allora Felipe non è più lo stesso. Per me e penso per tutti i tifosi Ferrari, Massa è quello visto fino al 2008 e in qualche sprazzo quà e là negli anni successivi, dove colleziona otto podi, 2013 compreso. Sarebbe bello, anche se irrealistico, che riuscisse a chiudere con una vittoria, magari in Brasile con una gara pazza come nel 2008.
Col suo tweet di ierisera Felipe ha annunciato al mondo quello che già il mondo immaginava:


Il futuro probabilmente dice Sauber, forse con Hulkenberg, quindi anche se a metà, continuerà a guidare una Ferrari e proverà il nuovo turbo di Maranello.
Magari Felipe avrebbe dovuto lasciare Maranello proprio nel 2009, da vice-campione e accasarsi magari in RedBull. Mi pare di ricordare che l'interesse eventuale c'era, ma se fosse finito accanto a Vettel sarebbe stato lo stesso che finire con Kimi o con Nando. Sarebbe stato un altro Webber. Un altro Barrichello. Un altro che si sacrifica.
 
Buona fortuna Felipe e se vai in Sauber fallo da prima guida (sul campo)!

2 commenti:

  1. Peccato,mi sarebbe piaciuto vederlo campione nel 2008...Dove si perse il mondiale più a Singapore,tirandosi dietro il tubo del rifornimento...che all'ultima sciagurata gara!

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  2. O il motore rotto in Ungheria a 3 giri dalla fine. Ma contro quello ci puoi fare poco.

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