domenica 25 marzo 2012

Guarda come gongolo

Tutti gliel'ho levati, tutti!
Non sono mai stato più felice di essere smentito come oggi. Tutto ha un sapore particolare oggi. Perché vedere vincere così la Ferrari, sotto l'acqua, quando, come avevo detto venerdì, le idee ai box del Cavallino si allungano, è davvero una sorpresa. Una gran bella sorpresa. Perché metti che il giorno prima sei stato in visita a Modena, al nuovo, meraviglioso museo Mef e poi ancora a Maranello, a vedere dove nasce la magia e dove sono custodite alcune fra le cose più preziose che abbiamo in Italia, allora ti senti molto più contento. Seguirà eventuale post dedicato. 
"Expect the unexpected" dicono in Inghilterra, ed in effetti nessuno se lo aspettava proprio. Oddio, un pò ci speravo nella pioggia, ma più per poter assistere a una gara più divertente che per dare più chance di vittoria alla F2012 di Alonso. Mi sbagliavo. Perché Nando oggi ha fatto il miracolo. Ha dato, se per caso qualcuno avesse avuto ancora dubbi, la dimostrazione che lui ha davvero qualcosa di più. Tra tutti quelli che ci sono in giro al giorno d'oggi. 
Si parte nell'incertezza di un clima pazzesco, quello malese, che ti giri un attimo e sei zuppo, ti rigiri e sei asciutto come un Pampers. Comunque, al via le McLaren andavano via, Schumy neutralizzava ancora una volta quanto di buono fatto in qualifica (come mi dispiace) e Alonso riusciva a costruire pian piano la sua gara capolavoro sistemandosi in 5a posizione. Dopo pochi giri però, la svolta: inizia a diluviare di brutto brutto brutto e allora tutti dentro che si scivola. Poi nonno Whiting decide che per evitare di farsi male bisogna fermarsi e aspettare che smetta. No, neanche col k-way si può stare fuori e, no, non potete giocare con questo brutto tempo. Come sono lontani i tempi di Senna, Prost e Mansell...Si riparte e grazie alla strategia ai box (finalmente!) e a una guida attenta e precisa, Alonso riusciva a guadagnare la testa della gara, davanti a un'ottima Sauber e a un altrettanto promettente Perez
Sergio Perez. A proposito, quand'è che Massa gli libera il sedile?    



 Si prosegue con questa situazione già di per sé incredibile, ma rimango a guardare e sperare. A un tratto, primo momento LOL della gara: Button arriva leggermente lungo in frenata all'ultima curva che immette sul traguardo e centra l'incolpevole Karhikeyan (l'unica colpa che ha è trovarsi sempre al posto sbagliato, nel momento sbagliato, sulla macchina sbagliata, in uno sport non adatto a lui...) ed è costretto a rientrare e, di fatto, si autoelimina dalla gara perché torna in pista al 22esimo posto. Benji, per oggi ciao.

Domenica prossima magari lavi la macchina, eh Narain?
Nelle retrovie la Mercedes si conferma deludente in gara, macellando le gomme come un frullatore e così Rosberg si vede sopravanzare da tre (3) piloti in un giro e mezzo. Complimenti. E salutateci l'F-Duct o W-Duct come lo chiamate...che altro succede in questo marasma? Karthikeyan! Ancora lui! Stavolta Vettel cade nella trappola indiana e fora la gomma posteriore, seminando trucioli su tutta la pista. Anche lui oggi è stato un mancato protagonista e, concedetemi, la Red Bull sta deludendo più della Ferrari.
Nel mentre, Perez Gonzalez si avvicinava minaccioso ad Alonso, che ora non era più tanto sicuro di vincere, ma teneva duro e sperava. Sudava. Ma tempi alla mano, lui e Perez erano i più veloci in pista...incrociava i diti Alonso e allora succedeva che il ragazzino messicano commetteva un errore. Fine. A 5 giri dalla fine regalava a Nandone nostro la (quasi) matematica certezza che la vittoria stava arrivando. Era lì. Il profumo dell'alloro fresco come sull'arrosto della domenica. Il resto non te lo ricordi. La gggioia di una vittoria così è troppa. "This is one of the most beautiful, we are so proud of you..." questo dice Domenicali al pilota Alonso a fine gara. Devono davvero essere orgoglioni di lui. Perché senza di lui, oggi staremmo parlando di un'altra gara. Probabilmente mediocre.
Ma così non è stato. E' stata certamente superlativa. Ma sai già che in Cina si soffrirà ancora. Almeno fino in Spagna. Ancora una volta, vedremo.

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