lunedì 26 agosto 2013

Gp Spa: Vettel dorato, Alonso rinato, Hamilton fregato, Raikkonen (s)frenato

Perché io valgo. E voi altri non siete un...

E così il nuovo look biondo platino di Seb Vettel ha portato la 31esima vittoria in carriera al tedeschino, la seconda sulle montagne del Belgio. L'erede designato di Kaiser Schumy è sempre più vicino al quarto mondiale in-a-row (di seguito, come dicono oltreoceano). Si è giustamente imposto sullo speranzoso Luigino d'argento vestito che pure partiva in pole, ma nulla ha potuto contro l'incedere belligerante del biondissimo Seb, che già all'Eau-Rouge spalancava a manetta il gas e si lasciava dietro tutti. Bene, bravo (e molto probabilmente bis, ma forse non a Monza).

"Questa vittoria è per te, Newey...ops..."

A quasi 17 secondi da Vettel però, arriva scodando di rabbia Fernando Alonso Diaz  da Maranello, che risponde benissimo in pista alle critiche piovute su di lui come secchi di letame (ma, oh, se l'è cercata) nel week-end magiaro di fine luglio. L'Alonso nazionale partiva nono dopo l'ennesima qualifica sciagurata Ferrari, ma con una partenza degna di questo nome, lo spagnolo era già quinto e in pochi giri si sbarazza di Button e Rosberg e si piazza terzo. Riuscirà ad aver ragione anche di Hamilton al tornante della Source dove Lewis arriva un pò lunghetto e si fa infilare. Breve lotta tra i due, ma alla fine Alonso se ne va. Gara invece sfigata stavolta per Kimi Raikkonen, che partiva già nel gruppone, 8°, si trova in crisi coi freni anteriori e al giro 25, mentre tentava un sorpasso su Massa va lungo alla chicane Bus Stop, rientra in pista solo per andare ai box e constatare il ritiro. Per lui finisce la striscia positiva, la legge dei grandi numeri prima o poi punisce. Ma a Kimi va proprio male perché, a parte il solito Seb, anche Alonso ed Hamilton vanno a podio e costringono Iceman a scivolare proprio come sul ghiaccio fino al 4° posto, alla ridicola cifra di -63 dalla vetta. E' un gran freddo, magari Kimi metterà giù un pò più di vodka.

Massa regala la solita garetta così così, finisce 7° a 30 secondi dalla Ferrari numero 3, per carità ha anche avuto qualche problema a inizio gara, ma di certo non sarebbe arrivato a podio. Il sorpasso su Grosjean a 4 dal termine è indice che la Ferrari ha recuperato sulla Lotus (perché se ci riesce Felipe a star davanti alle nero-oro è buon segno). Fra gli altri scudieri, Rosberg si fa legnare da Lewis ancora una volta e finisce 4° a 3" dal nero, Webber partito 3° arriva 5°, ma la sua è ormai una stagione al tramonto, tira il carro fino ad Abu-Dhabi giusto perché non può fare altrimenti. La Porsche lo aspetta.

Button chiude 6° con una McLaren che solo lui riesce a portare ai punti, Perez è 11° a 40 secondi da lui. Detto tutto. Chiudono Sutil 9° e Ricciardo 10°, un altro punticino d'oro per la sua quasi ex-scuderia.

In sintesi è stata una bella gara, ma il dominio di Vettel ha reso tutto un pò soporifero, ricordando una vittoria alla Schumacher che di Spa è il re. Alonso prova a farsi rivedere con una F138 rinata. A Monza tra due settimane sarà un bel vedere, con la RedBull che forse non soffrirà i rettifili dell'italian ring come si pensa, la Mercedes pericolosa e la Lotus che forse farà da spettatrice. Il mondiale riparte, o ci prova, da -46 dalla vetta per Alonso, ma finché Vettel sale sul podio sarà dura. Per tutti.


1 commento:

  1. Non credo ci saranno grandi colpi di scena,se anche non dovesse vincere le prossime gare,l'alsaziano riuscirà comunque ad andare a podio e il 4 titolo maturerà naturalmente...dovrà solo aspettare che cada dal ramo

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