martedì 6 agosto 2013

Mal di pancia in Ferrari: una storia vecchia

Giusto perché Spa è sempre troppo lontano, si cerca di occupare il tempo cercando vecchie storie di F1, tanto per non perdere il vizio. E' nota a tutti la vicenda Alonso-Ferrari, i suoi mal di pancia estivi e le sue critiche destabilizzanti per la squadra che sta cercando di costruire un castello di carte e il Nando ti si mette a soffiarle via in un nanosecondo. Si cerca di lavorare, ma quando il pilota sul quale tutti puntano si mette a remare contro invece di cercare assieme al team la soluzione ai problemi, diventa tutto maledettamente difficile. Anzi, difìccile, come dice l'Alonso-di-maiale col suo accento spanish.

Dicevamo, vecchie storie. Già , perché nel lontano 1956 a Spa (ma anche in gare precedenti) c'era un certo Juan Manuel Fangio che correva per il Cavallino. E aveva il mal di pancia anche lui quando non riusciva a vincere. Anzi, come racconta il Drake Ferrari nel suo celebre "Piloti, che gente...", era più di un mal di pancia, ma una ferma convinzione di essere oggetto di macchinazioni e sabotaggi. Un pò come Webber in RedBull, ma lì magari è davvero così.

Enzo Ferrari distrae Manuel Fangio per agevolare i sabotaggi ai box.

Fangio si presenta in pole su un circuito di Spa che misurava la bellezza di 14 Km e che a malapena somiglia a quello odierno:

Umm...mi ricorda qualcosa...
Ecco! Mi pareva familiare...

Ad un tratto la sua Lancia-Ferrari D50 cede e deve ritirarsi per rottura della trasmissione. Il campione argentino è convinto che i meccanici abbiano lasciato la vettura senza olio nel cambio, dato che ripassando sulla pista non riesce a trovare nemmeno una macchia di lubrificante. Dice Ferrari:  

"Naturalmente il campione del mondo non si domanda come possa aver compiuto ventun giri...a pieno regime, prima della panne senza olio nel ponte..."

In più, pare che da Maranello fosse arrivata una vettura nuova appositamente per Fangio, ma il pilota sospettoso a causa di eventi a suo sfavore accaduti in altre gare, decise di non usare quella vettura, ma quella del compagno di squadra Collins. Alla fine Collins vinse la gara con la D50 preparata per Fangio. Per la serie, "te la sei cercata".

Quell'anno Fangio vinse comunque il suo quarto titolo, l'unico con Ferrari, ma a suo dire fu un mondiale tinto di giallo. L'anno dopo si trasferì in Maserati e vinse il suo ultimo titolo.
Certo Fangio dall'alto dei suoi 3 titoli (al tempo dell'ingresso in scuderia) poteva lamentarsi se in Ferrari a volte non riusciva a correre come sapeva, perché comunque Enzo non nega assolutamente il talento cristallino del gaucho (e con quelle monoposto dovevi davvero essere un fenomeno), ma di sicuro avrebbe gradito un comportamento molto diverso.
Stessa cosa la si auspica per Alonso. Che capisca dove si trova e sappia come comportarsi. Ma anche fosse stato in Marussia, avrebbe fatto una magra figura con le sue ultime uscite.
Magari Nando si ritroverà una F138 competitiva per Spa e dopo vincerà il mondiale. Poi si sveglierà sudatissimo nel suo lettino accanto a una modella russa. Che però non è un sogno. Auguri!

1 commento:

  1. Ma come si fa...Ci fosse stato ancora il Drake,ora Nando avrebbe un orecchio più lungo!

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